Massimo AMBROSINI

Ambrosini a MilanNews.it: "E' stata dura dire addio a Leo"

Massimo Ambrosini, ospite alla presentazione del libro di Luca Serafini, "Soianito - Storie di amici e di pallone", ha parlato ai microfoni di MilanNews.it riguardo alla scelta dell'allenatore che sta incombendo in casa rossonera, spendendo parole di affetto nei confronti di Leonardo, amatissimo tecnico uscente: "E' stata dura dire addio a Leonardo, speriamo che la scelta del nuovo allenatore sia vagliata molto bene e con tranquillità, perchè si tratta di una scelta molto difficile".



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Tanti Auguri Capitano!

Il 29 Maggio di 33 anni fa, nasceva a Pesaro Massimo Ambrosini. Una carriera travagliata, la sua, costellata da infortuni, guarigioni e ricadute. Ma il Capitano rossonero, oggi, risponde presente. Da diversi anni è una pedina inamovibile del centrocampo, e sempre più simbolo di questo Milan orfano di campioni e di bandiere. Tutta la redazione di MilanNews augura un Buon Compleanno al Capitano rossonero, con la speranza che possa presto levare al cielo nuovi trofei.



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Auguri AMBRO!

Auguri Capitano

anche se in ritardo.... Auguri Capitano!

Ambrosini, seconda stagione da capitano



Un anno fa era tutto nuovo, con quella fascia lasciata in eredità da Paolo Maldini. Una sorpresa in fondo, per Massimo, vivere ancora sensazioni nuove, quattordici anni dopo i suoi primi passi a Milanello. Ma è accaduto. E da martedì, giorno del Raduno 2010-2011, la fascia di capitano non sarà più una parentesi, un episodio, una prima volta. Sarà, al secondo anno, qualcosa di più.
Era un giovane di 18 anni Massimo Ambrosini quando quindici anni fa ebbe il suo primo contatto con i colori rossoneri. Oggi, Massimo, sta per iniziare la sua seconda stagione da Capitano del Milan.
Da quando è arrivato dal Cesena a Milanello nell'estate 1995, a parte una piccola parentesi in prestito al Vicenza (stagione 1997/1998), la carriera di Ambro è sempre stata a tinte rossonere. Al Milan è cresciuto conquistando la maglia da titolare stagione dopo stagione fino all'anno scorso quando il 6 Luglio 2009 Massimo si è presentato al raduno a Milanello per la prima volta da capitano. Una primizia, ma Ambro ha subito dimostrato di avere le idee chiare sulle responsabilità che quella fascia comporta in una società come il Milan che dal dopo-guerra è stata indossata solo da 5 grandi e storici Capitani.
Massimo ha iniziato la stagione consapevole dei sacrifici e del lavoro che lui - in primis in quanto esempio - e tutto il gruppo avrebbe dovuto fare in seguito alle scelte attuate dalla società nel corso dello scorso mercato estivo e per tutta la stagione ha dimostrato sacrificio dentro e fuori dal campo dando tutto per la maglia rossonera. Non ci sono più Maldini, Ancelotti e Kakà: tiriamoci su le maniche, disse. E così ha puntualmente fatto partita dopo partita.
Dopo 410 partite ufficiali, 34 gol, 3 Scudetti, 1 Mondiale per Club, 2 Champions League, 2 Supercoppe Europee, 1 Coppa Italia e 1 Supercoppa Italiana conquistati con la maglia del Milan, la stagione 2010-2011 sarà per Ambro la seconda da Capitano. Portare per almeno due anni la fascia che è stata dei Cinque Grandi Capitani Rossoneri del Dopoguerra: così si entra nella storia.

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"Ci riteniamo competitivi. Rinnovo? Non c'è fretta"

In occasione della presentazione della nuova maglia del Milan, capitan Ambrosini ha parlato della stagione che aprirà i battenti a fine agosto, del nuovo tecnico Allegri, e sulla situazione del rinnovo del suo contratto ha detto: "Io gioco. La società ed io non abbiamo fretta. Esiste un contratto e la mia intenzione è di fare una stagione come quella dell’anno scorso. La squadra è più o meno quella dello scorso anno. Ci sono stati due o tre acquisti che ci potranno sicuramente dare una mano. Ci riteniamo competitivi. Quello che abbiamo fatto l’anno scorso riteniamo sia stato tanto,e se faremo tantissimo vorrà dire che potremo insidiare l’Inter". Poi, su Allegri: "Con Allegri la preparazione atletica è più o meno simile a quella degli altri anni. Tatticamente il primo riscontro è stato positivo e lo dico anche a nome dei miei compagni.
Allegri è in grado di trasmettere ciò che vuole, ma deve anche avere il tempo per comunicare ciò che vuole. Arrivando in una società nuova deve scoprire tanti meccanismi e integrarsi perfettamente.
La scelta di Allegri mi ha piacevolmente stupito, dico questo perché occorreva una ventata di novità. In passato ha sempre fatto giocare bene le sue squadre e ha fatto divertire". Sul calcio al giorno d'oggi, il pesarese ha detto: "Quando all’inizio il presidente Silvio Berlusconi in un momento particolare, regalava acquisti, ero entusiasta. Lo sono anche adesso, ma sappiamo anche cosa sta succedendo nel calcio di oggi.
Noi che siamo insieme da tanto tempo, da dieci anni, abbiamo un compito importante. Un giovane, al giorno d’oggi, non ha il tempo per potersi esprimere. E’ difficile che un ragazzo di diciotto anni possa essere buttato nella mischia e abbia a disposizione il tempo di maturare e crescere, come è accaduto a me prima di arrivare al Milan. Ci sono rari casi in cui un giocatore possieda personalità e carattere particolarmente forti.”

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massimo....massimo....massimo a questo che ce vuole un rinnovo !!!