Gennaro Ivan GATTUSO

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THE ROMA
view post Posted on 13/8/2009, 18:17 by: THE ROMA




Rino Gattuso torna a parlare, e lo fa alla vigilia della nuova stagione del Milan. Comincia con le sue condizioni di salute: "Sto meglio, il ginocchio a volte si gonfia ancora un po' ma è assolutamente normale. Nonostante mi stia dando del filo da torcere riesco a lavorare con continuità, e questa è la cosa più importante" ha detto a Milan Channel. "La squadra sta lavorando molto bene, finalmente riusciamo a stare tantissimo in campo per provare diverse soluzioni. Certo, la tournèe non è stata il massimo dal punto di vista dei risultati, ma bisogna guardare avanti".

Gattuso da il benvenuto, a modo suo, a Huntelaar: "So che è un grande goleador ma spero che, oltre a buttarla dentro, ci dia anche una mano. Non mi stancherò di ripeterlo: per me la squadra è composta da undici giocatori e deve essere compatta; anche gli attaccanti devono battagliare con centrocampisti e difensori, non solo pensare a fare gol".

Poi c'è il "ringraziamento" alla società per la permanenza di Pirlo: "Per noi è un giocatore fondamentale. Sinceramente pensavo che non fosse più un mio compagno di squadra, invece per l'ennesima volta la società ci ha stupiti. E' un giocatore unico nel suo ruolo. Per fortuna che è rimasto: non avrei visto nessun altro che fosse in grado di sostituirlo. Lui continuerà ad essere il cardine del gioco".

Inevitabile parlare della cessione di Kakà. Gattuso prende l'argomento alla lontana: "Per me questa è l'undicesima stagione ed è la ventiquattresima per Adriano Galliani e per il presidente Berlusconi: sono sicuro sia stata la cessione più importante per tutti noi, forse l'unica così importante. Deriva da una politica di risanamento che molti di noi conoscevano, ed è importante far capire questo alla gente: non è vero che il presidente Berlusconi non abbia più amore nei confronti di questa squadra, è solo che ci sono anche i conti da guardare. Quando l'economia tornerà a girare si potrà tornare a spendere".

E quindi si arriva a Kakà: "Ovvio che la sua assenza pesi: tante volte ci siamo aggrappati a lui, vedi ad esempio contro il Celtic in Champions League nel 2007, quando noi siamo stati inguardabili e lui ci ha invece trascinati ai quarti di finale. O, ancora, tutte le volte che magari non stavamo bene e pensavamo: ma sì, tanto c'è Kakà che risolve le cose... Bene, questo è come vivevamo, come vivevo, la presenza di Kakà. Ed è inevitabile che adesso si senta".

Sul campionato Gattuso non fa proclami. "Se devo essere sincero io non sono tranquillo a pensare all'inizio del campionato, ma non perchè siamo scarsi; solo perchè sarà molto, molto dura. Questo dobbiamo metterci in testa: che non solo in campo o in allenamento, ma anche a casa dovremo pensare a quello che ci aspetta".

"Dobbiamo convincerci che ognuno di noi deve dare qualcosa in più. Per il resto, noi non abbiamo nulla da invidiare a nessuno. E poi stiamo meglio adesso che nel 2007, e guardate cosa è successo in quell'anno. L'importante è crederci, avere la compattezza di una squadra vera, poi può succedere di tutto - conclude Gattuso - Voglio una stagione che esalti il pubblico".

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