Gattuso, l'anima che il diavolo non vuole vendereLa storia tra il Milan e Gattuso è una di quelle che possono anche strappare qualche lacrima. Parla di un ragazzo di vent'anni o poco più, non particolarmente dotato dal punto di vista tecnico, che con sacrificio, dedizione ed un cuore grande così, riesce ad imporsi come elemento imprescindibile di una delle società più importanti del mondo, giungendo a conquistare i più importanti trofei e riconoscimenti del globo.
La favola, per quanto bella, corre tuttavia il rischio di interrompersi. Una prima volta un anno e mezzo circa fa, quando il buon Ringhio vacilla di fronte alle avances di un club prestigioso come il Bayern Monaco, ma è soprattutto in queste settimane che potrebbe calare il sipario su questo apparentemente indissolubile legame. Colpa di un modulo che non lo prevede, colpa di quel derby maledetto, colpa dell'orgoglio ferito di un grande campione che la riserva di qualcun altro non la vuole proprio fare.
E' di questi giorni, e va ovviamente messa agli atti, la notizia della ferrea volontà del Milan di trattenere la propria anima, sia in campo che fuori. Leonardo e Galliani stesso hanno reso noto di essersi a lungo prodigati per cercare di suturare il taglio che si sta creando tra Gattuso e la sua storia con la maglia rossonera. E' però altrettanto giusto considerare come i milanesi stiano però sondando il mercato per non trovarsi allo scoperto qualora il numero 8 di mille battaglie decidesse di scrivere i titoli di coda. Simplicio è in scadenza, e l'identikit del centrocampista del Palermo (quantità e piedi brasiliani) è una di quelle che hanno sempre fatto gola in via Turati, a maggior ragione adesso che anche l'allenatore ha sangue verdeoro. Ledesma, in rotta totale con la Lazio, garantirebbe la possibilità di proporsi come eventuale vice Pirlo, oltre ad occupare la casella di Ringhio. Lo stesso Mariga del Parma, dall'alto del suo possente fisico keniota, sembra la soluzione ideale per rimpiazzare il vigore fisico di Gattuso. Solo quello, beninteso, perché l'anima non si sostituisce, ed il Diavolo lo sa per definizione meglio di chiunque altro.
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