Andrea PIRLO

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Alby™
view post Posted on 9/4/2010, 14:13 by: Alby™
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"Chi lascia il Milan non vince niente", parole e musica di Andrea Pirlo, metronomo bresciano che ha sposato appieno la causa rossonera. Pare scontato, dunque, proiettarsi sugli esempi illustri relativi alla considerazione del centrocampista azzurro: Shevchenko e Kakà. L'ucraino, nel 2006, intraprese un viaggio Milano-Londra, sponda Chelsea. Viaggio che, dopo pochi mesi, si rivelò soltanto una vacanza lussuosa e poco gratificante, con l'attaccante costretto alla panchina sia in Blues sia, in maniera molto malinconica, nel suo Milan-bis. La storia di Kakà al Real, seppur ancora agli inizi, sembra ricalcare in maniera molto marcata quella dell'illustre predecessore. Gli infortuni e la concorrezza, bisogna ammetterlo, hanno avuto un ruolo importante per la deludente stagione dell'ex fantastista rossonero. Andrea Pirlo, a differenza dei due compagni di avventure, nonostante le numerose richieste (Real Madrid nel 2006 e Chelsea nel 2009), ha deciso di restare al Milan, ponderando, come é solito fare in campo, la scelta più giusta. Nel 2006, rifiutata la corte di Fabio Capello al Real Madrid, ponderò di rimanere in rossonero: decisione mai più azzeccata, in quanto il gruppo di Ancelotti vinse, nel giro di un anno e mezzo, Champions League, Supercoppa Europea e Mondiale per Club. Nel 2009, il tecnico di Reggiolo, questa volta ai Blues, premette molto per il suo intoccabile ex centrocampista, ma Pirlo, convinto dall'ambiente, decise di restare e chiudere la sua carriera al Milan. Difficile prevedere se il centrocampista bresciano abbia fatto la scelta più giusta ma, senza dubbio, tale decisione lo iscriverà di diritto negli "immortali" spiriti rossoneri.


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