Andrea PIRLO

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view post Posted on 4/9/2009, 17:23
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"Speriamo di no...". Andrea Pirlo scuote la testa leggendo la prima pagina di Repubblica che titola sull'ipotesi di acquisto del Milan da parte del leader libico Gheddafi. "Ma io non credo davvero che Berlusconi venda il Milan". Qualche sedile più avanti dell'indiscrezione del giorno parla il presidente federale Giancarlo Abete. Ed anche il suo, sebbene più politico, non è un parere positivo. "Io sono per le grandi famiglie italiane, come i Moratti, gli Agnelli, i Berlusconi, non voglio trasformare la Serie A in un campionato con tanti padroni stranieri".

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Marchino_Alternative
view post Posted on 22/10/2009, 19:40




Pirlo: "Siamo sempre stati consapevoli di poter vincere"

Ai microfoni di Milan Channel, il giorno dopo Madrid. Andrea Pirlo parte dal suo gol, il primo del Milan al Bernabeu, il tiro vincente a fil di palo che è stato un vero e proprio segnale, una vera e propria adunata per le falangi dell'orgoglio rossonero: "Ho provato a tirare, la distanza era abbastanza lunga, ma in quel momento me la sono sentita ed è andata bene. Come con il Ghana ai Mondiali? Quella era un'altra posizione, più vicina e più angolata rispetto alla porta, ma alla resa dei conti la soddisfazione è stata la stessa. E cioè, enorme".

Ieri, Sandro Nesta, nel post-partita di Madrid ha raccontato di aver detto scherzosamente al suo amico Andrea "era ora", dopo il gol: "E' vero, i miei compagni mi dicono sempre di provare più spesso, ogni tanto lo faccio ma so bene che dovrei farlo di più. E' una soluzione, la mia da lontano, in effetti da provare più spesso".

Allarghiamo il discorso, sul significato vero di Real Madrid-Milan di ieri sera: "Questa partita è arrivata in un momento decisivo della nostra stagione. Aver vinto domenica sera in rimonta contro la Roma ci ha consentito di andare a Madrid per fare la nostra partita, per cercare di vincere. Ci siamo riusciti facendo leva sul gioco. Anche nel primo tempo, quando eravamo sotto, siamo stati sempre consapevoli di avere tutte le possibilità per vincere la partita. Noi lo sapevamo che soprattutto all'inizio della stagione avremmo avuto delle difficoltà, però il nostro gruppo, la società e l'allenatore siamo sempre rimasti tutti insieme, tutti vicini, convinti di poter poi fare bene. E' qualcosa che abbiamo dimostrato non solo ieri sera, ma anche nei momenti difficili di questa prima parte dell'annata. Del resto queste sono le nostre partite, lo sapevamo e lo abbiamo dimostrato".

Adesso, domenica sera, c'è Chievo-Milan: "Quella di domenica sera sarà certamente una realtà diversa rispetto al Bernabeu, però in palio ci sono gli stessi punti di Madrid, tre, per cui dobbiamo andare in campo con la stessa voglia e le stesse motivazioni di ieri sera. Dobbiamo fare risultato anche a Verona. Kakà? Ritrovarlo è stato bello, però è stato bello soprattutto (sorride ndr) batterlo, meglio così, siamo contenti così. Ricky ormai è là, è contento nella sua nuova realtà e a noi fa sinceramente piacere ma adesso facciamo la nostra strada. Pato? Ha fatto due gol importanti, per lui e per la squadra. Pato è un grandissimo campione e lo dimostrerà sempre più nel corso della stagione. Adesso sta giocando in una posizione nuova e da lì potrà fare molto male".

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view post Posted on 5/11/2009, 12:41
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Sempre dalle colonne di Tuttosport, anche Andrea Pirlo ammette il buon momento rossonero soffermandosi sulla ritrovata allegria in campo: "Abbiamo disputato veramente una bella partita davanti ai nostri tifosi, reagendo al meglio dopo il gol dello svantaggio. Rispetto ad inizio anno abbiamo cambiato modulo e ne abbiamo tratto profitto: i due esterni aiutano Pato e Dinho, e lo stanno facendo bene. Ci divertiamo di nuovo in campo".


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IlCapitano3
view post Posted on 18/12/2009, 01:03




Pirlo: "Sono stato vicino all'addio ma adesso voglio chiudere la carriera al Milan"

Andrea Pirlo è da almeno 3 anni uno dei nomi caldi del mercato in uscita del Milan ma, puntualmente, è rimasto a Milanello. E' lo stesso regista bresciano a confermare le voci di mercato che lo avevano visto protagonista: "Real Madrid e Chelsea sono tentazioni forti, ma ormai datate. Al Chelsea - prosegue il numero 21 rossonero - sarei andato per provare una nuova esperienza, il Milan era in una situazione difficile e magari era il momento giusto per andare da un allenatore che conoscevo. Ma le parole del presidente mi hanno lusingato e sono rimasto". Infine conclude dicendo che: "Ho 30 anni e spero di chiudere qui la carriera. Il Milan è una famiglia dove si sta bene e si vince, meglio di così non si può stare".

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Ero scettico sulla notizia-spazzatura del nuovo caso pirlo.. e ho fatto bene a farlo.. alcuni giocatori hanno un futuro gia scritto nel milan.. e alcune situazioni si sentono nell'aria se sono vere o meno..
come quando sentivo che gattuso aveva problemi con leonardo.. come quando sentivo che nonostante tutto sarebbe rimasto.. come queste dichiarazioni che sapevo sarebbero arrivate perchè pirlo parla poco, parla chiaro e soprattutto parla quando ce n'è bisogno e mi rallegrano non poco queste parole!! grazie ragazzi perchè è come se vivessi con voi ogni giorno nonostante ci separano quasi 900 km.. Grazie!!

Edited by IlCapitano3 - 18/12/2009, 13:02
 
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IlCapitano3
view post Posted on 4/1/2010, 10:40




Pirlo: "Spero di chiudere la carriera al Milan"
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Riportiamo alcune delle dichiarazioni rilasciate in esclusiva dal centrocampista del Milan, Andrea Pirlo a La Gazzetta dello Sport: "Rimpianti per non aver seguito Anchelotti al Chelsea? Quando si prende una decisione bisogna andare in fondo. All'inizio Ancelotti ci mancava, era strano non vederlo nello spogliatoio, poi ci si abitua. Leonardo sta andando bene e noi con lui. Nessuna nostalgia. Se chiuderò la carriera al Milan? Spero di sì. Ho un contratto fino al 2011 e spero di poter rimanere anche oltre questo termine".


"Mi diverto a correre e lottare...I campi italiani sono schifosi"
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Andrea Pirlo metronomo rossonero e della Nazionale, dalle pagine della Gazzetta dello Sport, descrive la situazione personale e dello spogliatoio rossonero. Gli spunti offerti dall'intervista al talentuoso n.21, lasciano intendere che in casa Milan si è creata una bella atmosfera.

“Sinceramente ora, mi diverto di più a recuperare un pallone che a giocarlo". Esordisce in maniere singolare Pirlo, che poi aggiunge: "Corro tanto,ma ho sempre corso tanto, nei test i miei valori sono fra i migliori. Magari dal fisico non si direbbe".

Il faro rossonero, zittisce quanti pensavano di un suo malcontento riguardo la nuova posizione assegnatagli da Leonardo: "Non mi sento sacrificato, aiuto la squadra, va bene così.Nel calcio moderno bisogna saper fare tutto e soprattutto correre, sennò fai fatica”.

Dopo le ultime fatiche dei rossoneri nei match disutati, qualcuno ipotizzava dei cambiamenti apportati dal tecnico brasiliano alla sua squadra, ma Pirlo smentisce categoricamente: “Non c’è nessun cambio all’orizzonte. Abbiamo iniziato a giocare in un certo modo che ci ha dato vantaggi e risultati. Non c’è assolutamente bisogno di cambiare, anche i nuovi arrivati si adegueranno. Diciamo che siamo ben coperti, con 4-5 elementi per tre posti: Beckham può giocare al posto di Seedorf, Seedorf può giocare al posto mio, poi ci sono Ambrosini, Rino, Flamini. E ci sono tante partite. Tutti giocheranno”.

Prima di concludere un pensiero è rivolto ai detentoei della Champions League: “E’ davvero un piacere vederli giocare. Perche’ in serie A non si puo’ giocare cosi’? Noi ci proviamo, ma non è facile, anche perché i campi fanno schifo. Ha presente l’erba degli stadi spagnoli o inglesi? E’ perfetta. In Italia non c’è un terreno decente. E non è semplice giocare di prima rasoterra se il pallone ti rimbalza al ginocchio”.

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Marty22
view post Posted on 4/1/2010, 11:32




è vero... i campi italiani fanno davvero schifo ...
 
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erimilan
view post Posted on 6/1/2010, 13:22




CITAZIONE (Marty22 @ 4/1/2010, 11:32)
è vero... i campi italiani fanno davvero schifo ...

i campi sono pessimi,gli stadi da serie c
 
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IlCapitano3
view post Posted on 9/1/2010, 12:19




Pirlo: "Per vincere non serve Kakà, ma la fortuna"

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Caro Pirlo, alla sua segreteria telefonica risponde la voce di un extra-comunitario: è lei che imita Idris o è Idris?
«Nessuno dei due: è un format audio della Tim».
A lei, che è bresciano, è capitato di essere fischiato a Verona?
«A me non è mai successo».
E allora come si spiega il clima feroce contro Balotelli?
«Mario sconta qualche atteggiamento sbagliato ma nel frattempo è diventato un bersaglio comodo e scontato. Non è giusto che nei suoi confronti vengano rivolti insulti razzisti».
Guardi Pirlo che a Verona non è andata così: lo hanno fischiato e lui ha risposto con l’applauso...
«Questo è un particolare che non conoscevo. Per i fischi funziona un’altra legge nel calcio: si prendono e si portano a casa».
C’è chi dice: l’Inter dovrebbe aiutare Balotelli invece che sbertucciarlo sempre. Condivide?
«Io penso che Mourinho e i suoi colleghi lo stiano aiutando. Ci vuole del tempo per far maturare un ragazzo di quella età: è giusto che sbagli ora, ha tutto il tempo davanti per redimersi».
Lei ha denunciato lo stato pietoso dei campi di campi di calcio. Galliani sostiene che dopo Milan-Genoa non vi siete lamentati. È vero?
«Il prato era appena decente ma resta sempre brutto, si può giocare intendiamoci, in giro ho visto di meglio. E penso alla serie B del calcio inglese. A Monaco di Baviera, dove giocano due squadre, il risultato è certamente più brillante che da noi in Italia. Non so dire perché».
Passiamo al calcio giocato: è più convincente il Milan 2010 rispetto a quello trasgressivo 2009?
«Io sono conquistato da entrambi a dimostrazione che il Milan non ha a disposizione un unico modulo di gioco. Il principio è sempre lo stesso: attaccare più dell’avversario, rubare palla e ripartire. La sua resa non dipende dallo schieramento, dipende dallo spirito di sacrificio dei suoi interpreti».
Eppure col 4-2-fantasia rischiavate l’osso del collo...
«Non è vero: se ha funzionato per molte partite è segno che ha una sua validità. E che per realizzarlo bisogna che lavorino in undici, portiere compreso».
Ambrosini è al momento il centrocampista più in forma del campionato: perché Lippi non lo chiama?
«Semplicissimo: perché ha altre idee. Non ho mai chiesto spiegazioni di questo genere al Ct. So che non la prenderebbe bene».
Nesta e Totti sono due amici di famiglia di casa Pirlo: ha parlato con loro di Nazionale?
«Sandro non ne vuol sapere, porta rispetto per chi ha sudato durante la qualificazione, Totti è aperto alla soluzione finale. Prima di partire per il Sud-Africa parlerà con Lippi e decideranno insieme. Avere uno così al seguito è un bel vantaggio per tutti».
Anche Borriello sembra in lotta con Amauri ma destinato a restare a casa: le sembra giusto?
«Amauri non è ancora italiano: discussione rinviata. Marco sta facendo bene, anzi benissimo. Provi a essere continuo e lascerà il segno. Al momento il giudizio è fatto: merita la Nazionale».
Il Milan gioca senza pubblico: come mai continua il gelo tra tifosi e squadra?
«Non è esaltante giocare in uno stadio mezzo vuoto anche se ci stiamo abituando. Tocca a noi farli rialzare dalle poltrone e convincerli a tornare allo stadio».
Tutta colpa di Kakà e della sua partenza per Madrid...

«Quella decisione fu presa in pieno accordo. La società voleva rientrare delle spese, lui voleva provare la nuova esperienza e alla fine l’affare si è concluso. Ma senza il fattore economico, Kakà sarebbe rimasto con noi».
Beckham ha giocato col Genoa come se non fosse mai andato via da Milanello: come si spiega?
«È troppo intelligente, parlo di intelligenza calcistica. Lui mastica un po’ di italiano ma non ha bisogno di conoscere la nostra lingua per giocare come sa. Parla la lingua del calcio che è universale».
Cosa ha detto a Gattuso per convincerlo a restare quando sembrava in rotta con Leonardo?
«Gli ho sempre ripetuto: stai tranquillo, prova a guarire e vedrai che troverai posto».
Caro Pirlo, da una vita non riesce a fare gol su punizione: è solo colpa dei campi?
«Nel frattempo ho anche centrato qualche traversa, due col Genoa l’anno scorso, una a Livorno. Ma non faccio gol da una vita, è vero. Ed è solo colpa mia, devo migliorare».
Juve-Milan vale solo per il secondo posto?
«Adesso sì. Tra qualche tempo faremo le verifiche opportune e magari scopriremo di poter ambire a qualcosa d’altro. Non si sa mai nel calcio».
Cosa manca al Milan di oggi per tornare a vincere? Kakà o dell’altro?
«Non serve Kakà, per vincere ci vuole solo un pizzico di fortuna. Ricordate il 2007? Nessuno ci dava credito eppure riuscimmo a vincere la Champions più il mondiale per club».

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IlCapitano3
view post Posted on 11/1/2010, 00:01




Pirlo: "Vittoria importante in ottica Scudetto"

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Andrea Pirlo, subito dopo la fine della partita, ha così commentato il match contro la Juventus: "Non è una vittoria decisiva, ma era importante per dare continuità alla vittoria di mercoledì. L'Inter ieri aveva vinto e quindi dovevamo fare tre punti stasera per continuare la rincorsa. Cosa è cambiato dopo le difficoltà di inizio stagione? Il modulo, prima di tutto, e poi la mentalità ora è diversa, ci siamo detto che in quel modo non potevamo continuare. Il derby? Speriamo di arrivarci con meno punti possibili di svantaggio, poi ce la giocheremo. Alla doppia sfida con il Manchester ora non ci pensiamo, siamo concentrati sul campionato"

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Marty22
view post Posted on 11/1/2010, 14:28




Ieri Pirlo si è mosso molto bene in campo !!!
 
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view post Posted on 9/4/2010, 14:13
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"Chi lascia il Milan non vince niente", parole e musica di Andrea Pirlo, metronomo bresciano che ha sposato appieno la causa rossonera. Pare scontato, dunque, proiettarsi sugli esempi illustri relativi alla considerazione del centrocampista azzurro: Shevchenko e Kakà. L'ucraino, nel 2006, intraprese un viaggio Milano-Londra, sponda Chelsea. Viaggio che, dopo pochi mesi, si rivelò soltanto una vacanza lussuosa e poco gratificante, con l'attaccante costretto alla panchina sia in Blues sia, in maniera molto malinconica, nel suo Milan-bis. La storia di Kakà al Real, seppur ancora agli inizi, sembra ricalcare in maniera molto marcata quella dell'illustre predecessore. Gli infortuni e la concorrezza, bisogna ammetterlo, hanno avuto un ruolo importante per la deludente stagione dell'ex fantastista rossonero. Andrea Pirlo, a differenza dei due compagni di avventure, nonostante le numerose richieste (Real Madrid nel 2006 e Chelsea nel 2009), ha deciso di restare al Milan, ponderando, come é solito fare in campo, la scelta più giusta. Nel 2006, rifiutata la corte di Fabio Capello al Real Madrid, ponderò di rimanere in rossonero: decisione mai più azzeccata, in quanto il gruppo di Ancelotti vinse, nel giro di un anno e mezzo, Champions League, Supercoppa Europea e Mondiale per Club. Nel 2009, il tecnico di Reggiolo, questa volta ai Blues, premette molto per il suo intoccabile ex centrocampista, ma Pirlo, convinto dall'ambiente, decise di restare e chiudere la sua carriera al Milan. Difficile prevedere se il centrocampista bresciano abbia fatto la scelta più giusta ma, senza dubbio, tale decisione lo iscriverà di diritto negli "immortali" spiriti rossoneri.


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view post Posted on 19/5/2010, 14:24
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BUON COMPLEANNO ANDREA!

Ricorrenza importante oggi in casa Milan per il rossonero Andrea Pirlo che oggi festeggia il suo 31esimo compleanno. Tanti auguri da parte di tutto l' A.C. Milan e da tutti i tifosi rossoneri

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Valeee22
view post Posted on 19/5/2010, 15:02




Auguri Andreaaaaaaaaaaaa! :D

:sventola:
 
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Marco!91
view post Posted on 4/6/2010, 16:33




MONDIALI : PIRLO KO

Brutta tegola per Lippi e l'Italia. Per Andrea Pirlo i Mondiali sono a rischio. Il centrocampista azzurro ha riportato infatti una distrazione di secondo grado al polpaccio sinistro nel corso dell'amichevole contro il Messico. Pirlo ha lasciato il ritiro ed è tornato a casa: salterà l'amichevole con la Svizzera ma partirà per il Sudafrica per valutare se potrà recuperare in tempo. Il termine ultimo per un'eventuale sostituzione è il 13 giugno

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jobbo94
view post Posted on 4/6/2010, 16:44




sisi ho letto ora ora questa probabile bruta notizia... speriamo bene
 
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40 replies since 15/6/2009, 09:59   713 views
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