Mathieu FLAMINI

Flamini a tutto campo: "Mai pensato di andar via. Con Allegri è un'altra storia...


Il sereno disincanto con il quale Mathieu Flamini affronta i temi più delicati, dalle difficoltà del Milan all'esclusione costante dalla Francia, racconta la apersonalità di un ragazzo che in campo è aggressivo, a volte troppo, mentre fuori dal campo è riflessivo e razionale. Massimiliano Allegri ha detto chiaramente che si aspetta il Flamini dell'Arsenal, quello che al Milan non si è ancora visto. E Mathieu, comprensibilmente galvanizzato dalla stima dell'allenatore, ha iniziato molto bene la stagione: "L'anno scorso ho avuto poche opportunità, ma ho lavorato tanto e i frutti arriveranno. La fiducia può spingerti a dare qualcosa in più.

Tre anni, tre allenatori diversi: può essere una complicazione in più?

Una situazione strana, visto che all'Arsenal in quattro anni avevo avuto solo Wenger. Al Milan è andata diversamente. Sono contento della stagione con Ancelotti, che mi ha dato spazio e mi ha aiutato nell'inserimento. Con Leonardo pensavo di essere titolare, avevo iniziato discretamente e invece ho pagato il cambio di modulo e le difficoltà della squadra: sono finito in panchina e ho giocato pochissimo. Adesso è diverso

Perchè?

Perchè mi piace moltissimo il gioco di Allegri: moderno, dinamico, offensivo ed equilibrato. Non si vince in un altro modo. Credo tanto nel nostro allenatore.

Questo significa che credeva un pò meno in Leonardo?

Dico solo che si vede che Allegri conosce il calcio. Vuole una squadra compatta, in cui tutti difendano e tutti attacchino. Ed è il mio modo di vedere il gioco.

Ha mai pensato di andar via dal Milan quando non giocava?

No, perchè io non mollo. Al Marsiglia e all'Arsenal mi ero ritagliato un ruolo importante e non andrò via dal Milan prima di esserci riuscito.

Le sue entrate a volte sono troppo dure e a rischio cartellino: sta imparando a frenare l'istinto?

E' il mio modo di stare in campo: gioco con le gambe e con il cuore. Non sono cattivo, forse sono un pò aggressivo, ma può darsi che dipenda dai quattro anni di Premier League, dove certe entrate vengono valutate diversamente.

MilanNews
Condividi

Allegri(a) Flamini: è l'anno del cane pazzo



Massimiliano Allegri è alla ricerca di un rinforzo per il centrocampo, il secondo, a dire il vero, visto che il primo l'ha già trovato in casa. Tutto molto semplice: è bastato spolverarlo un po', oliarlo per bene, rimettere in funzione gli ingranaggi. Il risultato, poi, si chiama Mathieu Flamini, francese tutto grinta e generosità, che non ha nessuna intenzione di mollare, nonostante l'ultima stagione vissuta ai margini. "Con Leonardo pensavo di essere titolare, avevo iniziato discretamente, poi sono finito in panchina e ho giocato pochissimo. Adesso è diverso...". Già, adesso è davvero diverso, perché mister Allegri è stato chiaro, crede nelle doti dell'ex Arsenal, si aspetta di vedere lo stesso giocatore ammirato con la maglia dei Gunners. "Mi piace moltissimo il gioco di Allegri: moderno, dinamico, offensivo ed equilibrato. Vuole una squadra compatta, in cui tutti difendano e tutti attacchino. Ed è il mio modo di vedere il gioco". Un modo di vedere tipico del calcio inglese, quel calcio che gli è rimasto impresso nel cuore e nelle gambe, e che, probabilmente, troppo spesso lo spinge oltre i limiti della regolarità. Ma lui non è cattivo, è fatto così, "Mad Dog" in Premier League, semplicemente Flamini nel bel paese, il giocatore ambito da mezza Europa nel 2008, che ha scelto il Milan e che deve ancora dimostrare tutto il suo valore. E potrebbe essere proprio questa la stagione del riscatto, anche perché "Adesso è diverso"... Parole sue.

MilanNews
Condividi

parecchia gente dovrebbe imparare a giocare con il cuore come mathieu, i risultati si vedrebbero e di brutto....tornare ad avere 11 persone in campo che giocano mettendoci l'anima e il cuore, riuscendo ad esprimere il calcio dinamico di allegri sarebbe già un bellissimo regalo per questa stagione....