RONALDINHO

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Shady90
view post Posted on 23/8/2009, 12:08




Gran Dinho ieri sera, finalmente..! Chissà che questo non sia il suo anno....
 
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view post Posted on 23/8/2009, 14:52
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speriamo..
 
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view post Posted on 24/8/2009, 13:04
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Presto per dire ritrovato? Presto, forse, ma Ronaldinho sembra tornato il juke box degli assist delle prime partite da milanista: fate una richiesta e il passaggio buono arriverà. Andò così al debutto contro il Bologna, ma il Milan perse la partita. Meglio quest’anno, insomma. E Silvio Berlusconi, lo sponsor numero uno di Dinho, spera.

In queste settimane sembra aver messo d’accordo tutti i compagni: Ronnie sta tornando Ronnie. «Sta bene bene bene», confidava Gattuso, che non è mai tenero con chi corre poco. «Ha recuperato il peso forma», ha comunicato Thiago Silva. «E’ il numero uno», ha sintetizzato Pato.

L’anno scorso, Ronaldinho ha messo il marchio sul primo derby con un goal di testa. Come tutti i giocatori della sua stirpe ama le grandi partite e gli stadi pieni: quando giocava nel Barcellona ha conquistato il Bernabeu e non è che a Madrid siano contenti di far gli inchini ai catalani.

Oggi comincia la settimana della verità per Ronnie, che per concentrarsi ha evitato la gita a Barcellona, un classico del giorno libero. Ma al momento ci sono classici che lo interessano di più, cioè il derby, e il brasiliano è rimasto a riposarsi nella piscina di casa. «Non faccio il carabiniere, nel tempo libero Ronaldinho può fare quello che vuole», ha detto Leonardo. Ma Dinho sa che per lui questo non sarà un Milan-Inter come gli altri. E un derby val bene un ballo.

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THE ROMA
view post Posted on 24/8/2009, 13:05




che passaggi!!!!!!!!!!!!
 
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view post Posted on 24/8/2009, 13:06
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Che rovesciata.. sarà esaltatissimo x il Derby.. ma io voglio Ricardo :cry:
 
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elfaccio
view post Posted on 24/8/2009, 14:56




mah! non so se sarà il tempo a dirlo ma da un lato il fatto che kakà sia andato è un bene...Fino all'anno scorso una partita come quella di Siena ce la potevamo sognare perchè la dipendenza da Kakà era NETTA!!
 
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view post Posted on 27/8/2009, 13:47
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Il brasiliano del Milan, Ronaldinho, si racconta in una bella intervista per il Corriere della Sera. Il derby potrebbe dare diverse risposte sulla continuità del Gaucho.

Assist, passaggi illuminanti, un tentativo di gol in rovesciata. Dopo la bella partita di Siena, il popolo milanista si chiede: Ronaldinho è tornato?
«Rispetto all’anno scorso sono un uomo felice. Gioco 90 minuti, ho la fiducia di tutti e mi sento bene. Se c’è allegria, anche il rendimento in campo ne risente».

Allora aveva ragione Berlusconi a puntare su di lei?
«Spero proprio di sì».

Il presidente le ha chiesto di diventare il trascinatore del Milan. È onorato o spaventato da questa responsabilità?
«Sono felicissimo. Questo allenatore mi dà fiducia, il presidente mi dà fiducia, la squadra crede in me. Questo è il momento più bello da quando sono al Milan».

È quale è stato invece il momento più imbarazzante? Salire sul tavolino per giurare davanti alla squadra di comportarsi da professionista?
«Non è vero, non è mai successo ».

Come non è vero? E il famoso patto del tavolino?
«Vede? Questa è l’ennesima falsità che gira sul mio conto. Io a differenza di altri non parlo mai delle cose del Milan. Quello che succede nello spogliatoio non deve uscire: nella mia carriera non sono mai andato in giro a raccontare i fatti della squadra.Ma io non mi arrabbio più. Ho deciso di rispondere solo sul campo».

Tra 48 ore avrà una bella occasione: il derby. È sbagliato pensare che la sua prima sfida con l’Inter fu il momento più esaltante della passata stagione?
«Quella notte rappresentò per me un momento marcante, decisivo. Segnavo il mio primo gol con la maglia del Milan, in un derby».

Che ricorda in particolare?
«Tutto: la partita, la felicità dopo il gol, la festa che mi fece la squadra».

Era il 28 settembre: dopo di allora sembrava che il suo cammino fosse in discesa. E invece cosa accadde?
«Mi capitarono diversi infortuni, l’allenatore mi lasciò fuori mandando in campo altri giocatori. Io mi dovevo abituare a un nuovo calcio e a un nuovo paese. Ora sono unuomo diverso: innanzitutto capisco l’italiano. All’inizio incontrai difficoltà perché non comprendevo niente di quello che mi dicevano. Ora ho tutte le istruzioni per l’uso per affrontare il campionato italiano».

È un caso che dopo lo sfogo di Kaká del novembre scorso, quando disse che lei a sinistra lo limitava un po’, Ronaldinho sia stato utilizzato con il contagocce?
«La formazione la faceva Ancelotti... ».

Però, a essere maliziosi, dopo di allora lei è stato impiegato sempre meno...
«L’allenatore ritenne che fosse meglio per la squadra che giocassero altri uomini».

Il luogo comune che l’ha ferita di più?
«Su di me circolano una serie infinita di falsità, ma sono preparato».

La puntualità non è il suo forte: anche oggi non si può dire che sia arrivato all’intervista in perfetto orario...
«Non è colpa mia, avevo altri impegni. Vede? È un luogo comune».

Barcellona la faceva vivere di più?
«No, è proprio come Milano. Abitavo a Castelldefels, un piccolo paese sul mare: se andavo a mangiare in città, il giorno dopo lo sapevano tutti. Come qui: vivo in una piccola cittadina vicino a Milanello ma quando ceno a Milano il giorno dopo tutti chiacchierano. Ecco perché preferisco vivere lontano dal centro: si può fare tutto e nessuno parla».

A Milano è arrivato il suo ex compagno blaugrana Eto’o. Vi siete già sentiti?
«No, mi sento sempre con Maicon ma parliamo di tutto tranne che di calcio».

In Catalogna si diceva che Samuel fosse geloso della sua leadership nel Barça.
«Ma no, è un amico. Non abbiamo mai avuto problemi. Ovunque è così: le cose malas, cattive, si vendono di più».

Vuole mandargli un messaggio prima del derby?
«Samuel, in bocca al lupo per tutte le partite con l’Inter a partire dalla terza di campionato... ».

La convivenza con fuoriclasse come Messi prima o Kaká poi l’ha frenata?
«Io non ho mai avuto problemi a giocare con i campioni. Ho giocato con Ronaldo, con Romario... Avere a fianco i fuoriclasse semplifica la vita, non la complica».

Il Barcellona è la squadra più forte d’Europa?
«Adesso sì, tutti vogliono batterla».

Il Milan dove può arrivare in Champions?
«Fino in fondo. Può diventare campione grazie agli uomini d’esperienza che ci sono qui».

Che cosa non le piace del calcio italiano?
«All’inizio mi dovevo abituare a una tattica diversa ma poi quando cominciano le partite il calcio è calcio ovunque».

Il presidente Berlusconi la vuole vedere in campo in posizione avanzata.
«Nella mia carriera ho sempre fatto il trequartista. Ora è giusto che io venga schierato dove vuole l’allenatore: di certo, più sono vicino alla porta avversaria e meglio è».

L’anno prossimo si giocheranno i Mondiali. Quanto le manca la Seleção?
«Tantissimo. Io voglio andare in Sudafrica e diventare campione del mondo. La convocazione di Dunga rappresenterà uno stimolo in più».

Quale obiettivo si è posto a inizio stagione?
«Sono venuto al Milan per vincere. Penso che sia arrivato il momento di farlo».


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solomilan90
view post Posted on 28/8/2009, 10:53




CITAZIONE (THE ROMA @ 7/8/2009, 23:24)
e Dinho ritorna sui livelli di Barcellona, Kakà gli fa un baffo...

MA NON CREDO PROPRIO KAKA' E' SEMPRE STATO MOLTO PIU' DECISIVO
 
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elfaccio
view post Posted on 28/8/2009, 11:35




QUOTE (solomilan90 @ 28/8/2009, 11:53)
QUOTE (THE ROMA @ 7/8/2009, 23:24)
e Dinho ritorna sui livelli di Barcellona, Kakà gli fa un baffo...

MA NON CREDO PROPRIO KAKA' E' SEMPRE STATO MOLTO PIU' DECISIVO

Io preferisco non paragonarli...Hanno un modo di giocare completamente diverso...Kakà è più decisivo ma Dinho fa assist 3 volte di più di kakà.
Certo è che se devo scegliere a livello di spettacolo una partita di uno o dell'altro preferisco Dinho.
Ma Kakà è una parte del Milan quindi non bisogna mai dimenticarlo:P :sventola:
 
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Valeee22
view post Posted on 28/8/2009, 12:55




Se io dovessi scegliere...Kakà tutta la vita!

Tornando a Dinho spero davvero faccia bene questa stagione!
 
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solomilan90
view post Posted on 28/8/2009, 14:44




CITAZIONE (Valeee22 @ 28/8/2009, 13:55)
Se io dovessi scegliere...Kakà tutta la vita!

Tornando a Dinho spero davvero faccia bene questa stagione!

QUOTO AL 10000000000%­
 
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view post Posted on 7/9/2009, 10:34
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l comandamento principale di questa stagione post Kakà è sempre stato solo uno: Ronaldinho deve giocare. Punto. Sul Gaucho ha scommesso a occhi chiusi il patron Silvio Berlusconi che nelle ultime settimane non ha mancato di sottolineare l’importanza del brasiliano, anche dopo la batosta nel derby, gara in cui Ronaldinho - anche nella prima mezzora di marca rossonera - non aveva illuminato. Ronaldinho ha risposto presente a Siena, migliore in campo e movimento sul tappeto verde inedito nella sua breve militanza rossonera. La prestazione in Toscana aveva illuso tutti, perché Ronaldinho a quei ritmi difficilmente lo si era visto nella passata stagione, quella impreziosita da gol e assist nelle prima metà e da una striscia infinita di panchine nella seconda tornata. La gara con l’Inter, ovvero con un top club, abituato a ritmi più europei, dunque serrati e continui ha fatto subito tornare il numero 80 nell’anonimato, schiacciato dalla rapidità di centrocampisti e difensori nerazzurri. E così è tornato di moda il quesito che già aveva tormentato l’ambiente rossonero durante l’estate: giusto affidare a Ronaldinho le chiavi della squadra?

Il precampionato, condizionato da una preparazione a singhiozzo a causa della stressante - fisicamente parlando - tournèe statunitense e un mercato che non ha regalato le pedine richieste per cambiare modulo, ha convinto Leonardo a tornare al 4-3-1-2 caro ad Ancelotti e ben conosciuto dalla squadra. Peccato però che il trequartista non sia più Kakà, ma Ronaldinho. E così lo schema, seppur conosciuto a memoria, ha comportato e provoca tuttora degli assestamenti che non sono ancora stati assimilati dal resto della squadra, abituata a un giocatore “verticale” come Kakà, abituato a prendere la palla, a spaccare la difesa avversaria e spostare il pallone di 40 metri in avanti permettendo ai compagni di salire. Con Ronaldinho la manovra è assolutamente diversa: il Gaucho non accelera, ma con il pallone fra i piedi sa essere più decisivo di Kakà. Il problema è che intorno ci vuole un movimento più fluido, veloce, che questo Milan sa dare solo a sprazzi. E se qualcosa tarda nei meccanismi, Ronaldinho si inceppa, non avendo ancora una condizione tale che gli permetta di difendere il pallone per troppi secondi dal pressing degli avversari. Ma se Ronaldinho dovesse nuovamente perdersi come accaduto a inizio 2009? Allora Leonardo dovrebbe avere il coraggio di lasciarlo nuovamente in panchina come Ancelotti e puntare su qualcosa di diverso.
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view post Posted on 15/9/2009, 13:33
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Nando Sanvito ha espresso la sua opinione sul "caso Ronaldinho", il giocatore sul quale sono puntati addosso i fari dell'inquisizione rossonera. Berlusconi e Leonardo hanno puntato su di lui, il Gaucho continua a deludere, ma per il giornalista sportivo di Mediaset non è lui la causa di tutti i mali milanisti.

Che succede attorno a Ronaldinho?

Succede che lo stanno facendo passare come la fonte dei guai del Milan.

Però è incontestabile che stia giocando male…

Come del resto tutta la squadra, che ha degli scompensi tecnici e tattici che in sede di mercato estivo non si è voluto o potuto risolvere.

Non sei d’accordo che convenga lasciarlo fuori?

Se si cambia schema di gioco sì, ma se si mantiene questo modulo è inutile e prematuro far fuori Ronaldinho.

Perché?

Perché le alternative non migliorano il rendimento della squadra, come si è visto l’anno scorso quando fu privilegiato Seedorf e il risultato fu la figuraccia in coppa uefa e una qualificazione in champions ottenuta per il rotto della cuffia. Inoltre non c’è più Kakà a togliere le castagne dal fuoco.

Quindi, avanti con Ronaldinho!

Non necessariamente, ma allora bisogna cambiare modulo. Passare al 4-2-3-1 con Ambrosini e Flamini davanti alla difesa, Pirlo avanzato trequartista, Abate e Pato sugli esterni e una punta centrale là davanti.

Sarebbe la soluzione giusta per Leonardo?

Soluzione è una parola grossa. Si può tentare, ma giusto per galleggiare. Finché non hai un laterale forte (dovrebbe arrivare Rafinha a gennaio), un incontrista capace però anche di impostare davanti alla difesa (Beckham potrebbe farlo) e un Pato capace di andare negli spazi e non solo aspettare da fermo la palla tra i piedi (deve migliorare in questo senso) sarà difficile per il Milan recuperare competitività, con o senza Ronaldinho.

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Bea22
view post Posted on 15/9/2009, 14:23




Io sul Gaucho non mi esprimo -.-
 
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view post Posted on 15/9/2009, 14:29
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CITAZIONE (Bea22 @ 15/9/2009, 15:23)
Io sul Gaucho non mi esprimo -.-

già che lo scrivi con la lettera maiscula vuol dire lo stimi :lol: :lol: :lol:
SPOILER (click to view)
mi ammazza :ph34r: :danza:
 
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291 replies since 11/6/2009, 19:56   2655 views
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