Alexandre PATO

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Alby™
view post Posted on 10/10/2009, 13:07 by: Alby™
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Ronaldinho fa discutere sempre e comunque. Ma non c’è solo lui. Anche Pato fatica a uscire dal tunnel. Soprattutto Pato sta deludendo, quando al via di una stagione che si presentava complicatissima già sulla carta prima ancora che sul campo era stato indicato come la medicina ottimale per il dopo Kakà. Siena aveva illuso tutti quanti. Poi il grande buio. Uno scadimento di rendimento imprevedibile, l’incapacità di essere decisivo, lo smarrimento totale. Non un guizzo, non più gli scatti proverbiali, tiri in porta rari e sballati, un atteggiamento indolente che irrita i compagni prima che i tifosi. La sua fuga dal gol dura da 716 minuti. Possono essere tanti o pochi per allestire un processo, ma sufficienti per un riscontro oggettivo: mai nei suoi due anni al Milan era stato così a lungo senza segnare. Leonardo non gli ha mai chiesto di fare la prima punta, ruolo al quale il Papero è refrattario. Dunque la questione non è tattica. Non è nemmeno atletica, a sentire lo staff dei preparatori. Ancelotti dice che è una fase, perché Pato vive in altalena. O spacca o si spegne. Però non ci dice come si fa a stabilizzarlo. Lui, come rimedio, lo aveva fatto fuori. Leonardo no: Pato, con l’unica eccezione di Milan-Bari, è sempre partito titolare sia in campionato che in Champions. 723 minuti giocati sugli 810 stagionali vuol dire esserci sempre. Se è un fatto di condizione, giocando la condizione progredisce. Non è questo il caso. Forse solo il ritorno al gol potrebbe sbloccarlo, ma il problema di Pato, al di là di una statistica scomoda, non è di natura realizzativi. Sono le sue movenze a on essere più le stesse. Qualcuno teme che la sua voglia possa non essere più la stessa.

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