Filippo INZAGHI

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IlCapitano3
view post Posted on 29/12/2009, 13:11 by: IlCapitano3




Pellegatti intervista Inzaghi

Intervistato dal collega Carlo Pellegatti per Sportmediaset, Filippo Inzaghi si è raccontato in un viaggio partito dalle origini della sua avventura in rossonero. Il bomber scorrendo le immagini delle sue molteplici imprese, ha commentato in maniera molto viva le sensazioni provate in ogni momento della sua carriera. "Rivedermi correre per guadagnare l'area di rigore, segnare di testa ed esultare come faccio ora ammetto è molto emozionante". Queste le prime battute di SuperPippo, che poi ripercorre i flash-back dell'infinita storia che lo lega al diavolo. "I tifosi rossoneri mi hanno colpito fin da subito, ero molto ansioso di vedere l'accoglienza dei miei nuovi tifosi e già da quel giorno mi fecero capire che ero stato un avversario molto temuto e rispettato". Inzaghi prova a spiegare l'origine della scintilla che lo ha portato da subito a far breccia nel cuore di S.Siro. "Il fatto di esser partito bene segnando già alla seconda giornata in casa contro la Fiorentina, unito al mio impegno e voglia di fare (nonostante i tanti successi già ottenuti), ha fatto si che si creasse già da subito un bel rapporto". Non poteva mancare una disamina della suo cammino in rossonero, che lo sta portando sul "trono d'Europa". "I momenti da ricordare con la maglia del Milan in Champions nel 2003 sono moltissimi. La serata di Monaco in cui abbiamo vinto 2-1 con una mia doppietta, è un'immagine che non dimentico. Vedere il tabellone segnare Bayer 1 - Milan 2, da anche un senso di consapevolezza di essere forti". "Altra serata entusiasmante fu quella di La Coruna, nella quale siglai tre reti e superai il bomber principe di allora che era Altobelli, ricordo benissimo il brindisi fatto poi con Galliani e i miei compagni di ritorno in albergo". Simpatico appunto del bomber piacentino riguardo la rete che eliminò l'Ajax in quel 3-2 d'altri tempi. "In quella stagione siglai 12 gol, ma se chiedi ai tifosi rossoneri quale rete fu il più importante tutti, ti indicheranno quella che in realtà non ho fatto". In quel match a dir poco rocambolesco, Inzaghi a tempo inoltrato beffò Lobont con un pallonetto, che varcò la linea sì, ma solo dopo esser stato toccato da Tomasson. Pippo ci ride su e a distanza di anni rivisita l'episodio: "Tutti pensano che il gol è mio. Chiamai Ambrosini che toccò la palla, Chivu che scivolò ed io riuscii ad alzarla in quel modo e anche se il tocco decisivo fù di Tomasson, tutti ricorderanno in maniera diversa quell'azione. Eravamo fuori dalla Champions e sarebbero potute cambiare molte cose". Dal gol diviso in "condominio" col danese ex Milan, si passa all finale contro il Liverpool, una partita che per inzaghi conta molto. "Per me rimane la partita della mia vita e della mia carriera. Come dico sempre, un attaccante può siglare quante tanti gol, ma se non decide una finale...". "Alta tensione" rossonera racconta poi di aver perso il sonno per diverse notti: "Per dieci notti ho faticato a prender sonno, mi svegliavo pensando che tutto quanto accaduto e ciò che avevo fatto fosse solo un sogno". Dal trono d'Europa a quello del Mondo, il salto per quanto grande, non ha impressionato Inzaghi che pure non se lo sarebbe mai aspettato. "Dopo Atene non avrei mai creduto di poter segnare in Supercoppa a Montecarlo e addirittura siglare una doppietta in finale del Mondiale per club contro il Boca a Yokohama. La cosa a cui tengo maggiormente devo ammetterlo sono i 5 gol siglati in queste tre partite, Cruyff e Rijkaard ne hanno fatti 4 e sono gli unici ad aver segnato in queste tre partite, per cui sentire il mio nome accostato a quello di questi grandi campioni e saper di aver fatto qualcosa che non ha fatto nessuno mi fa molto piacere. La rete di Yokohama poi mi ha reso l'unico giocatore ad aver segnato in tutte le competizioni, diciamo che il 2007 si è concluso in maniera trionfale". Altra grande emozione per Pippo è quella vissuta a Siena siglando il suo 300esimo gol. "Grandissima emozione quella di Siena, aver preparato la maglia, aver segnato il 300esimo gol, anche se non tutti sono stati realizzati con la maglia del Milan, ho voluto imprimerli sulla casacca rossonera perchè il Milan rappresenta la squadra che mi ha dato di più nella mia carriera. Bello anche il fatto che il record fu celebrato da tutti i tifosi, ci tengo a precisarlo perchè questo episodio ha saputo unire tutte le tifoserie."

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73 replies since 1/7/2009, 12:42   791 views
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