Filippo INZAGHI

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Alby™
view post Posted on 6/9/2010, 10:05 by: Alby™
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Inzaghi: "Champions? Si può fare"
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A suonare la carica, come se non fossero bastati gli ultimi colpi, scoppiettanti, del mercato rossonero, è uno dei senatori. Lo scorso 9 agosto ha spento 37 candeline, ma si sente un ragazzino. Veste il rosso e il nero da nove anni e con questi colori ha alzato due Champions League. Roba da mostri sacri, da leggende del pallone. Ma lui non si sente pago, non è sazio. Ha ancora degli obiettivi da centrare, dei gol da segnare, delle esultanze da condividere con i milioni di tifosi rossoneri che lo adorano. Pippo Inzaghi è così e non si discute. Quando non gioca, vorrebbe mangiare qualcuno, urlare al Mondo che lui, in campo, può starci e può anche fare la differenza, con la sua zampata che, al Milan, ha fruttato 122 gol. Ultimamente, gli è capitato spesso di guardare i compagni dalla panchina; ma anche da bordo campo è un fenomeno. Urla, applaude e incita. Grinta allo stato puro. E lo ha dimostrato nella prima giornata di campionato esultando come un bambino dopo aver siglato il gol, irrilevante per l'esito della partita, del definitivo 4-0. E lo ha confermato anche ieri, domenica 5 settembre, quando, a Piacenza, impegnato in una serata di beneficenza, ha lanciato l'assalto alla Champions League. La chiave è l'entusiasmo. "Siamo alla pari dell'Inter - ha dichiarato Inzaghi ai microfoni dell'inviato di Sky Sport Luca Tommasini - C'è un grande entuasiasmo, dentro e fuori Milanello".

Insomma, come dire: gli ingredenti ci sono, ora bisogna amalgamarli e trovare la formula giusta. Ma con Ibracadabra sarà tutto più facile. "Di Ibrahimovic mi ha colpito il suo entusiasmo; è venuto nella squadra giusta per vincere la Champions", ha aggiunto il numero 9 rossonero. Va bene, gli ingredienti ci sono, i maghi anche, la bacchetta magica pure, ma se un'istituzione come Inzaghi rimane in panchina, come la mettiamo? Non è problema, ma ad alcune condizioni: rispetto e chiarezza. "Quando ci sono queste due prerogative è facile rispettare le decisioni dell'allenatore", ha affermato l'ex attaccante di Juventus e Parma. Tradotto: con Allegri è tutto a posto, mi rispetta, mi stima, mi considera importante e io accetto le sue decisioni, anche quando mi manda in panchina. Più panchina, meno sogni? Nemmeno per idea. Il prossimo obiettivo di Inzaghi è già chiaro nella sua mente e potrebbe realizzarsi presto: "Sogno di raggiungere il record di Gerd Muller (che nelle coppe europee ha segnato 69 volte, una in più dell'attaccante piacentino, nda) già contro l'Auxerre".

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