Zlatan IBRAHIMOVIC

motivatissimo e voglioso di tornare protagonista... le premesse sono ottime!

Ibra: "Zanetti? Prima che arrivassi all'Inter non aveva vinto nulla"
30.08.2010 00:52 di Matteo Calcagni

© foto di DANIELE MASCOLO/PHOTOVIEWS Botta e risposta subito pepato tra Zanetti e Ibrahimovic. Il capitano dell'Inter, infatti, a domanda sul passaggio dello svedese al Milan aveva risposto: "Me lo aspettavo da uno come lui". La risposta di Zlatan, tuttavia, non si è fatta attendere. Ai microfoni di Mediaset l'ex nerazzurro ha commentato le parole dell'argentino: "Zanetti? Se fossi al suo posto, sarei contento quando parlo di Ibrahimovic. Finchè Ibrahimovic non è arrivato all'Inter non aveva vinto nulla. Se lui dice certe cose di me è un suo problema, non mio".

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olèèèèèèèè gia uno di noi Zlatan!!!!!!!!!!!!!!!!!!

09:50 - Ibrahimovic è entrato nel reparto di radiologia per gli ultimi accertamenti.

09:40 - Finita la prima parte delle visite mediche nella struttura di Gallarate. Al completamento degli esami è previsto che Zlatan rilasci alcune dichiarazioni agli organi di stampa presenti.

08:05 - E' arrivato anche il responsabile sanitario rossonero Gianluca Melegati.

08:00 - Zlatan Ibrahimovic è arrivato. Assediato dai cronisti presenti, si è limitato a definire come molto bello il primo impatto con i nuovi compagni e i tifosi rossoneri. Adesso inizieranno le visite di rito che dovrebbero terminare in un'ora circa.

07.51 - Ibra è in dirittura d'arrivo: il direttore generale e il primario lo stanno attendendo.

07.40 - Tutto è pronto per le visite mediche di Zlatan Ibrahimovic. Al di fuori dell'azienda ospedaliera in cui si terranno gli esami si è già formato un piccolo capannello, vigilato da un posto di blocco dei carabinieri: presente all'esterno un responsabile della struttura.

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Finite le visite per Ibra: "Impatto con i tifosi molto positivo. Prometto un buon numero di gol"

11:25 - Ancora lo svedese: "Ieri è stata una bella partita. Sono contento per il gol di Inzaghi: è sempre il solito Pippo. Il Pallone d'Oro? Quando ero più giovane pensavo ai premi individuali, ora penso a fare bene nella squadra. Se arriverà sarà per merito di tutti".

11:20 - Le prime parole di Ibra ai microfoni di Milannews.it e Sportitalia, presenti all'uscita: "Sono molto contento. L'impatto coi tifosi è stato molto positivo. Ho parlato già anche con alcuni compagni di squadra. Dinho al Gamper mi aveva già detto di venire al Milan. Non mi sento di dare cifre, ma prometto un buon numero di gol".

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Ibrahimovic: "Il Milan ha fame di vittorie e io ancora di più"

L'attacante svedese ha rilasciato alla Gazzetta dello Sport alcune dichiarazioni. Ecco le parole del giocatore che ha riacceso l'entusiasmo del popolo rossonero.

Zlatan, sente aria di casa?
Si proprio così, A Barcellona si vive benissimo ma, dopo la Svezia, l'Italia è ormai il mio paese d'adozione. In 5 anni io e la mia famiglia in italia ci sentiamo a casa.


Quest'anno ha seguito il calcio Italiano?
Purtroppo in Spagna fanno vedere poche partite, ma cercavo di vederne il più possibile. La seria A mi affascina.


Ora può fare un paragone
Non posso che confermare quello che tutti sanno. Agli Spagnoli piace il gioco d'attacco e le difese sono meno protette. per un attaccante l'italia resta il campionato più difficile. E questa sfida mi eletrizza.


L'ha salutata Berlusconi?
Si due volte. M'aveva chiamato ad inizio settimana per incoraggiarmi a fare questa scelta e ricordarmi che aveva provato a prendermi quando ero all'Ajax e alla Juve. Poi, l'ho risentito da Milanello.


La carica del Patron rossonero è servita?
Certo. Sa usare le parole giuste e ti fa sentire il numero uno. Ma tutto il Milan mi ha accolto benissimo, sono senzazioni bellissime che ti danno una carica unica.


Da chi in particolare?
Beh, qui Adriano Galliani è stato molto attento. Ma al telefono ho già sentito un paio di volte Allegri e poi ho avuto un ottima impressione mercoledì prima del Gamper. Ronaldinho, con Pirlo, Ambrosini, Nesta sono stati molto carini. M'hanno già fatto sentire uno di loro.


Il Milan ha fame di vittorie
E io ne ho ancora di più. Torno in Italia per vincere il possibile e segnare anche più gol che in passato. Ho una carica incredibile la mia forza è quella di vedere sempre nuovi traguardi.


Quindi punta a scudetto, champions e pallone d'oro?
Nei prossimi 4 anni questa squadra può vincere tutto e io mi metto al servizio dei compagni per ottenere il massimo. I targuardi personali vengono dopo.


Nasce un attacco super.
Con Dinho e Pato siamo tra i più forti d'Europa. E non dimentico Borriello e Inzaghi.


Lascia Barcellona tra le polemiche.
Ho avuto problemi con una sola persona. Con i compagni ho legato benissimo e colgo l'occasione per dire che con il club blaugrana e con i tifosi ho avuto un rapporto eccezzionale.


A chi darebbe il pallone d'oro?
Snaijder ha fatto una grandissima stagione, ma se devo proprio scegliere io dico Iniesta.


Torna il derby, all'incontrario.
Il treno va avanti, in nerazzurro ho passato tre anni molto belli, ma ora penserò solo al Milan. Quindi giocherò i derby per vincerli tutti.


Magari segnando
E' il bello del calcio...


Zanetti dice che da lei bisognava aspettarselo...
L'Inter sta facendo la sua strada non ha bisogno di pensare a me. Ma finchè Ibrahimovic non è arrivato l'Inter non vinceva nulla. Da Zanetti una risposta del genere c'era da aspettarsela, al suo posto parlerei bene di Ibrahimovic.


Dove andrà ad abitare?
Vivrò a Milano, Ora sceglieremo la nuova casa.

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Che PERSONALITA' grande IBRA !

Grande in tutti gli effetti

Le parole di Ibrahimovic possono suonare un po' di consuetudine, ma io voglio dare loro un valore nuovo. Ogni caso è in fondo diverso, e perchè così non dovrebbe essere anche per lui? E' venuto al Milan sapendo di poter sicuramente giocare, accolto come un Campione meglio non avrebbe potuto, ricaricato nel morale, depresso al Barca, nell'incomprensione con l'allenatore Guardiola, che lo ha scartato. Simpatie, antipatie, incompatibilità, che spesso giocano un ruolo importante nella vita, non solo del calcio, e che possono far passare perfino in secondo piano le reali qualità di una persona. Ibra, nel mondo del pallone, non è certo l'ultimo arrivato. Classe e capacità realizzative non gli mancano di certo, quelle che occorrono al Milan. Attende solo di poterle dimostrare, di metterle in pratica sul campo di gioco. Ha un carattere un po' particolare, questo sì, ma va preso nel modo giusto, come un po' tutte le primedonne! Chi ha un tesoro nello scrigno cerca di tenerselo nel miglior modo possibile, anche se ha qualche difetto. E' opera questa del cesellatore, ed il cesellatore è, nel nostro caso, Allegri.
Ben arrivato, dunque, Ibra, e buon lavoro ad Allegri ed a tutta la squadra!

La promessa di Ibra: "Ricordati, sono venuto qua per vincere"

In attesa di vederlo danzare sul campo, l'ultimo flashback che torna alla mente è quello di uno Zlatan Ibrahimovic sorridente e carico che ha salutato S.Siro. Sguardo fisso alla tribuna, poche parole ma tutte cariche di significato ed effetto. Il momento che più ha elettrizzato l'animo rossonero, è stato quel "Ricordati", pronunciato all'inizio del messaggio. Una ruggine nel lessico nulla di più, ma usando un po' di fantasia si può cogliere un messaggio davvero particolare. "Ricordati, sono venuto qua per vincere", chissà che non sia una promessa fatta in maniera diretta al Presidente Berlusconi, un tono tanto amichevole come quello usato a più riprese con l'Ad rossonero Galliani, chiamato semplicemente Adriano. Una missione quella dello svedese, che ha subito infuocato il popolo milanista, un messaggio che ha fatto breccia nella mente, forse proprio per la sua immediatezza e semplicità. Quel sorriso interrotto dalla determinazione del fuoriclasse, che vorrebbe però diventare campione, alla soglia dei 29 anni. Lo sguardo che cerca di catturare le impressioni di uno stadio che da avversario l'ha spesso criticato, ma più per timore e rispetto che per disprezzo. San Siro aspetta le sue giocate, lui non si è tirato indietro, infondo ha solo detto: "Sono venuto qua per vincere, quest'anno vinciamo tutto".

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Ibra dalla Svezia: "Abbiamo l'attacco più forte d'Europa, se fossi Allegri sarei strafelice"

Arrivano dalla Svezia le dichiarazioni di Zlatan Ibrahimovic, che dal ritiro della nazionale scandinava consacra l'attacco del Milan e spara ancora a zero su Guardiola. "Una persona ha avuto il disperato bisogno di vendermi" titola l'intervista pubblicata da Aftonbladet, in cui Zlatan non risparmia l'ex tecnico: "Ho parlato con il presidente e nessuno in società voleva vendermi. I problemi sono iniziati a Marzo ma Guardiola non mi ha spiegato cosa stesse succedendo. Ho deciso negli ultimi giorni di passare al Milan, anche perchè solo una persona desiderava a tutti i costi la mia cessione". Ibra dice di essere stato felice, fino a prima della frattura: "E' stato un ottimo periodo. Il mio miglior anno in un nuovo club e la prima metà è stata fantastica. Ma qualcosa è successo a marzo. Sto ancora cercando la risposta ma non la trovo... Sono sei mesi che non parliamo, all'inizio avevamo un buon dialogo, è lui che mi ha acquistato, proprio non capisco. Non ho avuto problemi con altri calciatori del Barca, solo con l'allenatore. Non volevo fare la fine di Henry l'anno scorso e fare 1-3 anni in panchina, non è stato un momento facile". Poi l'ennesima stoccata: "Un grande allenatore deve risolvere i problemi". Lo svedese, chiusa la parentesi blaugrana, passa a parlare del Milan ed è letteralmente entusiasta: "Galliani è venuto a Barcellona, dicendo una cosa: Non voglio andarmene senza Ibrahimovic. Hanno fatto di tutto per portarmi a Milano! Nessuno ha lavorato tanto per prendermi. Quando ci siamo incontrati con il Milan al Gamper, Ronaldinho è entrato nello spogliatoio e mi ha detto: "Hai già fatto le valigie?", ha scherzato ed è scappato via. Con Robinho abbiamo l'attacco più forte d'Europa. Se fossi l'allenatore del Milan, sarei molto, molto felice.".

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Le parole così sicure di Ibra mettono fiducia e caricano tifosi e squadra. Nessuno ha dubbi sul suo impegno: è motivato, anche perchè ha voglia di rifarsi e prendersi delle rivincite!

Ibrahimovic: "Il Milan può giocare con 4 punte"



Intervistato dalla Gazzetta dello Sport, Zlatan Ibrahimovic nuovo gioiello dell'attacco rossonero, dice la sua sul Milan che da domenica in poi, avrà l'obbligo di vincere, convincere e divertire. "Il Milan schierato con quattro attaccanti? Certo che si può, questo modulo funziona molto bene anche nella mia Nazionale". Queste le parole del bomber svedese che gongola all'idea di vantare dietro di sè, fantasisti o comunque compagni di reparto del calibro di Ronaldinho, Pato e Robinho, non tralasciando l'immenso Pirlo e l'indiscutibile Seedorf. Un team di punteros e trequartisti, davvero unico e non solo in Europa. L'idea però non sembra di facile applicazione, almeno per il momento. Il tempo per l'amalgama del gruppo è stato ridodotto, vuoi anche per l'impegno in Nazionale, dunque sarebbe fin troppo rischioso giocarsi tutti gli assi in un solo colpo. "Io non so con quale modulo giocheremo, sono stato a Milanello un giorno solo, questa è comunque una valida soluzione. L’attacco è sempre la miglior difesa, questa è la mia filosofia." L'ex nerazzurro, lancia poi un nuovo messaggio di stima al giovane n.7 brasiliano che l'ha già etichettatto come talento assoluto: "Pato dice che sono come un brasiliano? É un gran complimento, i brasiliani giocano un calcio speciale". L'eventualità di trovarsi tutti insieme appassionatamente là avanti, sembra non intimorire nessuno, Ibra, Pirlo, Pato, lo stesso Robinho, si sono detti più che possibilisti sull'ipotesi, non dimenticando le parole di Thiago Silva: "Voi attaccate a difendere ci penso io". Dunque un Milan convinto, che ha trasmesso serenità ai senatori, affiancandogli nuovi campioni. Il neo n.11 rossonero, conclude poi con la conferma di quanto detto anche il giorno del suo ritorno in Italia: "Sono abituato alla pressione da quando ero un ragazzino, con il Milan sarà completamente diverso, c'è molta attesa". Non poteva mancare una stoccatina ai suoi ex tifosi, ancora delusi e spiazzati per l'ingaggio del talento da parte di via Turati: "Timore degli interisti che mi incontreranno per strada a Milano? Io non ho mai paura". Le premesse per far bene ci sono tutte, ora in campo bisognerà testimoniare questa forte decisione.



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Doppietta di Ibra contro San Marino

Due squilli di Zlatan Ibrahimovic nella partita vinta dalla Svezia per 6-0 sulla compagine di San Marino. Il neo acquisto rossonero, atteso per l'esordio in quel di Cesena, ha segnato il primo e il penultimo gol della partita prima di uscire tra gli applausi, sostituito da Marcus Berg. L'1-0 nasce al 7' da un grande aggancio su lancio dalla linea di centrocampo di Kim Kallstrom e appoggio in rete, dopo aver domato il rientro dei difensori avversari. La rete della cinquina è invece frutto di un incursione di Zlatan che si è fatto spazio per andare a concludere: una rasoiata di destro potente sul primo palo sulla quale il portiere sanmarinese non ha potuto nulla. Ibra è stato protagonista anche di diverse altre occasioni e ha giocato una buonissima partita, nonostante il blasone ridotto degli avversari. Da segnalare anche l'espulsione al 34' nel primo tempo di Olof Mellberg, altra vecchia conoscenza del calcio italiano, sul punteggio di 3-0, che non ha comunque impedito la goleada scandinava.

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Ibrahimovic: "Possiamo ancora vincere tutto"

Ibrahimovic si è mostrato comunque fiducioso, nonostante la sconfitta, ai microfoni di Mediaset Premium: "Complimenti al Cesena, hanno avuto due occasioni e hanno fatto gol. Anche noi li abbiamo fatti ma l'arbitro li ha annullati... Abbiamo avuto tante opportunità ma non le abbiamo sfruttate. La prima partita serve per conoscere i compagni, il futuro può essere migliore. Il campionato è lungo, possiamo ancora vincere tutto, abbiamo perso solo tre punti. Mercoledì faremo tutto per vincere". Nessun commento invece sulla sconfitta della sua ex squadra: "Non sto pensando al Barcellona, sono al Milan e devo pensare al Milan".

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