| | | Se c’era ancora una piccola, nascosta speranza per lo scudetto, quest’oggi è stata cancellata. Riponiamo perciò i precedenti residui sogni nel cassetto, che riapriremo il prossimo campionato. D’ora in poi le nostre coronarie avranno pace, e il nostro compito sarà quello di spettatori. A Genova, con la Samp, abbiamo, per ironia della sorte, visto il miglior Milan di questi ultimi tempi. Un Milan che ha giocato con il cuore, quello che a volte fa superare le difficoltà più ardue, e può pure riuscire a farti vincere. Questa volta non è bastato, perché, oltre al cuore, per uscire vittoriosi, bisogna non sprecare certe palle che avrebbero avuto una sola destinazione, il fondo della rete avversaria. Per due o tre volte, così doveva essere, e non è stato! Chi sbaglia paga, abbiamo intitolato, ed è stato proprio così. La partita aveva visto un Milan più sicuro, più convinto, almeno fino allo sciagurato fallo in area di Bonera, che, vistosi fuggire l’avversario, non ha fatto altro che stenderlo. Rigore di Cassano, e palla nel sacco. In precedenza era stato Borriello a portare sull’1 – O i rossoneri, imperioso nel suo colpo di testa nel centro dell’area doriana! Un Borriello utile nell’economia del gioco di squadra, presente là dove c’era bisogno, davanti, e, a volte, più indietro. Il gioco del Milan era sì, sempre non veloce, ma scorreva sufficientemente fluido. Lo spostamento al centro di Dinho, poi, nel secondo tempo, portava più vivacità e spinta in avanti, e rimediava ad una prova, dello stesso, non all’altezza della fama, discorso pure valido, questo, per Seedorf e per Mancini. Anche quest’ultimo colpevole di un tiro in Paradiso, sia pure di prima intenzione, ma da sfruttare meglio. Non ci perdiamo qui, però, in singoli episodi, pur determinanti. Il Milan ha perso il Campionato per i ben noti motivi, che non staremo a ripetere, e che verranno approfonditi, ce ne fosse ancora bisogno, dai vostri contributi nel blog. Ha perso perché non ha approfittato, né oggi né prima, delle occasioni che pure non gli sono mancate. Ha perso per colpa propria, ma più che per i giocatori, come detto da sempre, per la non disponibilità di uomini alla sua altezza, dei ricambi opportuni, in occasione di indisponibilità per infortuni, o per dovuti riposi da concedere in prima squadra. Leonardo ha fatto l’impossibile. Avrà forse commesso anche lui qualche errore, ma sbaglia sempre chi fa, non coloro che non fanno! Poteva osare forse di più, ma ha fatto esordire, ed ha confermato l’impiego di alcuni giovani, che, alla lunga, l’hanno ripagato. E più di un certo numero, di giovani non si poteva esagerare. Il Milan doveva pur sempre affidarsi ad una quota di esperienza, che, se non ti garantiva la tenuta delle gambe, ti poteva sempre riservare l’estro della giocata felice. Non sappiamo, ed è ancora presto per dirlo, né la presente è la sede opportuna, il destino di Leonardo. Auspicheremmo una sua riconferma, anche in considerazione che la presente era la su...Read the whole post... |
|
| |