B_NORM    
view post Posted on 22/2/2010, 00:04 by: cesare 01Reply
Più che sugli aspetti tecnici, soffermerei queste note su Milan-Bari, su due frasi. Una, scritta da me qualche giorno prima dell’incontro,”Galletti allo spiedo”, come è stato, e l’altra, colta dalla Domenica Sportiva,”Il ruggito di Leo”, naturalmente riferita a Mister (e che Mister!) Leonardo.
Ecco, importante l’aspetto umano del nostro allenatore, che ha risposto più che con le parole, con i fatti, alla sparata del suo Presidente!
A Leonardo è stata offerta una squadra da allenare già confezionata. Lui ha accettato, e le ha saputo dare un gioco, dopo le prime negative giornate, pur con tutte le note difficoltà e carenze, soprattutto anagrafiche, dell’organico. Il Presidente ha sopravvalutato questo Milan, ed ha addossato la colpa del suo recente calo, al modo con cui lo faceva giocare Leonardo. E Leonardo, con il Bari, dopo la frecciata di Berlusconi, ha fatto giocare, e bene, i suoi uomini! Ha ritrovato un Borriello spietato nel tiro a rete e nella manovra, un Pato, ritornato su livelli stimabili, ed ha soprattutto ritrovato un Abbiati in piena forma, che ha parato pure un rigore! Anche il centrocampo è stato meno offensivo, e più vicino alla difesa, sapendola così supportare di più, ed evitando l’arma preferita del Bari, cioè le veloci ripartenze. Signori, un Milan in fase di netta ripresa, dove Ronaldinho pennella e Borriello completa la tela!
“Il ruggito di Leonardo”, dicevamo, e così è stato. I giocatori sono stati solidali con il loro allenatore, ed hanno anche sicuramente giocato per lui! La partita ha anche dimostrato la necessità della presenza sul campo di Borriello, direi essenziale, pronto a raccogliere i precisi lanci di un giocatore fantasioso e dalla veduta più unica che rara del gioco, come Dinho.
Noi tifosi, siamo fieri di avere un allenatore come Leonardo, e guai a chi ce lo tocca!
Qualcuno potrebbe dire adesso che magari la pungolata del Presidente ha fatto bena al Mister per la sua reazione. Io non sono di questo parere. Leonardo ha sempre operato per il meglio, e non si devono certamente a lui certe flessioni di gioco e rendimento della squadra, ma ad altri ormai ben noti , naturali, e ripetuti fattori.
Mercoledì la partita di recupero con la Fiorentina. Non sarà facile, ma la vittoria di Bari, ha certamente aumentato l’ambizione della squadra, stimolandola ancor più nel far bene. E poi il ritorno a Manchester, altro stimolo per i nostri ed ancor più per Leonardo. Se superasse questi due appuntamenti, toglierebbe definitivamente le parole di bocca a chi sappiamo. Ma per noi non ce n’è certo bisogno! Lui ha dimostrato comunque di essere un “signor” allenatore, sotto ogni profilo.

Cesare
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La gioia e la grinta di Leonardo con Borriello. (da "calcio blog").





Edited by cesare 01 - 22/2/2010, 00:39
Comments: 4 | Views: 72Last Post by: Marty22 (23/2/2010, 14:16)
 

B_POLL    
view post Posted on 18/2/2010, 11:57 by: Alby™Reply
Io ci credo! E voi? :sventola: :sventola:
Comments: 14 | Views: 140Last Post by: elfaccio (1/3/2010, 21:34)
 

B_NORM    
view post Posted on 17/2/2010, 00:36 by: cesare 01Reply
Partita persa malamente, con delle belle statuine in difesa in occasione di due gol subiti, un centocampo inesistente, in Pirlo e Beckam, ed un attacco con un Huntelaar impreciso, nonchè un Pato non ancora all'altezza. L'uscita di Antonini ha fatto entrare un Favalli a cui hanno palesemente pesato i suoi 38 anni, e che si è fatto quasi sempre saltare dal suo uomo, quel Valencia per lui devastante, entrato nella ripresa. Leonardo ha tardato nei cambi, non inserendo prima Seedorf ed Inzaghi, e non facendo scendere in campo un Flamini, certamente più affidabile, nel cuore della squadra. Un Milan in tono decisamente minore, nella seconda frazione, cui ha contribuito un portiere che si ritrova, purtroppo, fuori fase, e che non esce sulle palle alte, come qualche tempo fa. Questa squadra non ha ricambi validi, e non può, in sostanza, sostenere i ritmi di una partita come quelli imposti nel secondo tempo da un Manchester cui è stato facile, con il calare dei rossoneri (ed in questo i nostri l'hanno agevolato), dimostrare di essere una delle migliori squadre d'Europa.
Non ci resta che piangere sulle occasioni perdute, che pure ci sono state, e fallite per le imprecisione nelle conclusioni. Adesso ho sentito dire che occorrerebbe un'impresa!. Tutto è possibile nel calcio, ma questa volta, pur spinto dalla passione per la mia squadra, sono, in merito, un po' scettico. E' amaro dirlo, ma questa è la mia sensazione. Vorrei tanto sbagliarmi, ma recuperare in casa del Manchester, dove di solito i padroni di casa alzano ancor più i ritmi di gioco, non sarà certo agevole.
Comunque crediamoci!

Cesare

Edited by cesare 01 - 17/2/2010, 11:54
Comments: 11 | Views: 116Last Post by: Mr.Redblack (18/2/2010, 16:02)
 


B_NORM    
view post Posted on 13/2/2010, 00:08 by: cesare 01Reply
“Il carnevale degli animali”! Scomodiamo Saint Saens, e la sua celebre composizione, per la partita del Milan contro l’Udinese. Abbiamo rivisto in campo Huntelaar (il cigno), Pato (il papero), ed è stata festa! Klaas è stato autore di una bellissima doppietta, e Pato di un gol in corsa, con scarto del portiere. Entrambi, raggiunti da due lanci perfetti di un Ronaldinho, veramente superlativo, salito in cattedra. Il “papero” ha preso il posto, dopo uno spezzone di partita, di Amantino Mancini, detto “il brutto anatroccolo”, infortunatosi.
Se abbiamo ritrovato l’attacco in Carnevale, è stato però anche Carnevale in difesa, ma nel senso opposto! Dida si deve letteralmente nascondere dietro una maschera: mani flaccide e molli su colpo di testa di Flores, e primo gol dei friulani! Come sono pronto a difenderlo, altrettanto sono capace di accusarlo per le sue amnesie di come si deve parare! E poi, se si è danzato all’attacco, si è “ballato” in difesa, fattasi penetrare con troppa difficoltà, in evidente disagio ed affanno, sulle folate udinesi nelle veloci ripartenze. Ma quello che ancora preoccupa è il centrocampo, con un Gattuso ed un Beckam assolutamente insufficienti, nel creare gioco e fare filtro, cui si è aggiunta la negatività di un Pirlo, sfasato nei lanci e negli appoggi. Preoccupazione, inoltre, per Thiago Silva, anche lui infortunatosi, ed in forte dubbio per l’incontro di martedì col Manchester. Già, il Manchester. Un Milan come quello visto con l’Udinese, fa tremare, ancor prima di scendere in campo contro gli inglesi, veloci e pericolosi all’attacco quanto mai.
Vogliamo appellarci però, al fatto che i rossoneri hanno raramente fallito gli appuntamenti delle gare europee di Champions. Vogliamo fermamente credere in questo, illuminati dalla stella di Dinho, che ha brillato come non mai, contro le maglie bianconere dell’Udinese. Certo che lui da solo non sarà sufficiente. Sarà necessario tutto un Milan diverso, un Milan da serata di gala, per intenderci!

Cesare.
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Il canto del cigno. (da calcioblog).



Edited by cesare 01 - 13/2/2010, 15:32
Comments: 0 | Views: 43Last Post by: cesare 01 (13/2/2010, 00:08)
 


B_NORM    
view post Posted on 7/2/2010, 18:27 by: cesare 01Reply

Non ci siamo, il Milan ha perso lo smalto, ed è tornato indietro, nella capacità di far gioco e di vincere le partite. E’ stato a cavallo per una serie positiva di incontri, con un ritorno di energie e di iniziative, di capacità realizzative, anche grazie alla vena di un Borriello, servito a dovere da un rigenerato Ronaldinho. Anche il ritmo era tornato su livelli accettabili. Ma ognuno di noi si chiedeva, in cuor suo, diciamocelo francamente, quanto tutto ciò avrebbe potuto durare. L’età di molti giocatori, saputamente avanzata, non poteva promettere quella continuità dovuta per il prosieguo del Campionato. E così è stato. Non appena è calato Dinho, è mancato il Milan. Anche a Bologna, nel secondo tempo, ne abbiamo avuto la dimostrazione. Non appena Ronaldinho ha avuto qualche lampo, il Milan è diventato pericoloso. Poi ci si sono messeanche due traverse, ma lasciamo stare: sono stati episodi sfortunati.
Il gioco è mancato, e la tattica difensiva del Bologna, con stretto pressing sull’uomo, ha avuto alla fine ragione. Il Milan, quindi, è sceso da cavallo, e si è ritrovato a piedi, non dico nella palude, ma quasi. La squadra, attualmente, non pone garanzie per l’immediato futuro, e l’Inter, che viaggia a mille, avendo anche trovato il bel gioco, caricata quanto mai nel morale, ha ben dieci punti di vantaggio, sia pur con una partita in meno del Milan da recuperare.
E’ stato fatto scendere in campo anche Mancini, ma il brasiliano è parso ancora non in condizione, non avendo giocato nell’Inter per molto tempo. Da rivedere, quindi, in altra occasione, quando sarà totalmente recuperato. Ma il discorso sta solo parzialmente sui singoli. E’ la squadra nel suo insieme che manca. Speriamo che sappia riprendersi, se non per il campionato, ormai compromesso, almeno per la Coppa dei Campioni, dove, notoriamente, sa ritrovare lo spirito giusto, e sa offrire prestazioni migliori anche nei risultati.

Cesare.
Comments: 6 | Views: 115Last Post by: ezio79 (8/2/2010, 19:07)
 


B_NORM    
view post Posted on 1/2/2010, 20:28 by: cesare 01Reply
E’ arrivato Amantino Mancini in rossonero. E’ come la storia del brutto anatroccolo. Acquistato a suo tempo dall’Inter, è finito tra le riserve, evidentemente non visto di buon occhio da Mourinho, o non ritenuto adatto al gioco nerazzurro. E lui, certamente scontento, a calciare di malavoglia il pallone, nelle partitelle infrasettimanali, quelle che non contano nulla, se non per restare allenati. Sicuramente guardava affascinato i compagni che giocavano alla domenica, e soprattutto i colleghi brasiliani dell’altra sponda, quella milanista, che, guidati da Ronaldinho, si divertivano a giocare. Per un brasiliano che ha il calcio nel sangue, duro sarà stato restare ai margini del rettangolo di gioco, in continuo parcheggio, con l’allenatore che aggiornava sempre l’orario, prolungando la sosta! E così è arrivata l’occasione di poter rigiocare nel Milan, con il suo passaggio in rossonero. Intendiamoci, nessuno gli avrà garantito un suo impiego da subito. Dovrà ritrovare la condizione, la tenuta, il ritmo partita per novanta minuti, ma la speranza di calzare le scarpette con i tacchetti è più vera, adesso.
Leonardo avrà certamente caldeggiato il suo arrivo, e la dirigenza, in questo inverno, ha accontentato il suo Mister, anche se non si può dire si sia, con questo,fatta perdonare i mancati auspicati acquisti estivi, per cui la squadra sta ancora soffrendo. E così la colonia “carioca” al Milan è aumentata, ed il giocatore sarà stimolato a far bene. Quando si cambia aria è sempre così, ed i tifosi attendono Mancini per sognare altre magie brasiliane, da aggiungere a quelle di Dinho e compagni. Il brutto anatroccolo, chissà, potrebbe anche trasformarsi in un candido cigno!

Cesare.
Comments: 0 | Views: 106Last Post by: cesare 01 (1/2/2010, 20:28)
 

B_NORM    
view post Posted on 31/1/2010, 23:52 by: cesare 01Reply
Settimana nera per il Milan, lo si dice e lo si è letto dappertutto. Dopo la sconfitta nel derby, due partite, una, infrasettimanale, persa, e decisiva per l’eliminazione dalla Coppa Italia, e l’altra, domenica, di Campionato, pareggiata con il Livorno. Il nulla di fatto con la squadra toscana, ha fatto sì che i rossoneri siano stati raggiunti, in classifica, dalla Roma.
C’è chi parla di crisi, ma il gioco, domenica, non è mancato. Una partita condotta all’attacco, dalle trame discrete, ma che si sono infrante contro la tattica decisamente difensiva del Livorno, del resto giustificabilissima, vista la delicata posizione, in graduatoria, di quest’ultimo.
A mio parere il Milan ha difettato in due cose.
La prima il passo, ritornato lento, con le trame di gioco compassate di una volta, la seconda l’incapacità di segnare: in sostanza, la crisi del gol.
E dire che fino a prima della stracittadina, la squadra si dimostrava capace di andare in rete! Le assenze di Pato e di Seedorf non erano avvertite, e la vena realizzatrice di Borriello, con l’estro ritrovato di Ronaldinho, garantivano segnature e continuità di risultati. Dal derby in qua, qualcosa si è rotto.
Leonardo, intervistato nel dopopartita col Livorno, non si è detto tanto preoccupato, ma ha giustificato, in un certo senso il calo, dicendo che può capitare a tutti, o prima o poi, e che la squadra lavorerà per recuperare in fretta la serie positiva interrotta. Forse è arrivato il momento di rivedere in campo, il prima possibile, Pato, con la sua fantasia, l’estro, e lo spunto ficcante verso le difese avversarie.
E’ quello che ogni tifoso milanista, in cuor suo, si augura.
Comments: 4 | Views: 71Last Post by: cesare 01 (1/2/2010, 21:40)
 

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