Alby™ |
|
| All'inizio del suo nono anno di Milan Andrea Pirlo sa che terminerà la carriera in rossonero. Una lunga strada come quelle di Baresi e Rivera, due bandiere: "Loro sono vere bandiere, come Maldini. Io ho giocato anche da altre parti. Come giocatore mi sento affine a Rivera, come origini e modo di fare a Baresi: siamo gente di poche parole, che parla coi fatti". Oltre al suo talento, nel Milan, c'è quello di Ronaldinho: "E' talmente bravo che il ruolo giusto se lo trova da solo. Leonardo ascolta il Presidente, ma poi decide di testa sua. In Ronaldinho è cambiata la sua voglia. Sta lavorando sodo, per la squadra". Questo, invece, il suo pensiero sul Mondiale: "E' uno stimolo: per i nostri brasiliani che non sono sicuri del posto, e per noi azzurri, quindi per l'intero Milan". In conclusione Andrea ha parlato delle voci che girano in merito alla cessione della società: "Non credo accada. Si cercheranno più introiti, per fare mercato con le risorse del club e non con investimenti personali della famiglia Berlusconi. Ma la proprietà resterà la stessa". www.milanews.itA poco più di 24 ore dal fischio d'inizio della stracittadina, il centrocampista rossonero Andrea Pirlo, in un'intervista rilasciata a Repubblica.it tenta un confronto tra le due formazioni: "Il nostro gioco è più bello di quello dell'Inter. I trucchi di Mourinho non funzionano più. L'allenatore dell'Inter mi diverte, è capace di distogliere l'attenzione dalla squadra e proiettarla tutta su di sè. Ma adesso all'Inter non basta più buttare la palla avanti per Ibrahimovic". Infine, sull'interessamento del Chelsea: "Ancelotti mi disse: mi servi al Chelsea. Non sono una bandiera, ma il mio posto è qui al Milan". www.milanews.it
|
| |