Preziosi: "Sarò ancora più felice se Boateng non giocherà mai nel Genoa"
Presidente Preziosi, con Boateng al Milan il Genoa si conferma sempre più crocevia di mercato. Soddisfatto?«Certo, e non è finita. Vedrete Sculli all’Inter cosa saprà fare: qualcuno l’ha sottovalutato, forse, ma lui è un ottimo giocatore ».
E infatti i tifosi del Genoa lo adorano. Ma torniamo a Boateng: il suo club l’ha scoperto prima del Milan.«Non direi, anche i rossoneri lo conoscevano, parliamo di una società importante e prima di portare un giocatore senza qualità in squadra ci avrebbero pensato due volte. Il Genoa lo seguiva già prima del Sudafrica, è stata una bella vetrina per lui ma non ci si può fidare solo dei mondiali».
Resta il fatto che il Milan si è dovuto “appoggiare” al Genoa per regalare un nuovo centrocampista ad Allegri.« Abbiamo fatto operazioni con la Lazio, con la Juve per Bonucci, Ranocchia e forse Sculli con l’Inter. E al Milan avevamo già dato Papastathopoulos. Stiamo allargando il nostro giro di collaborazioni, non volevamo un accordo esclusivo con una sola società».
Cosa ha spinto il Genoa a mettere in piedi sinergie di mercato così esplicite?«Il fatto di non poter competere con le big sul piano degli introiti, parlo di incassi, soldi delle tv, sponsor. Una squadra “nobile” ha tutto facilitato, noi proletari, invece, dobbiamo muoverci diversamente, cercando di cogliere le opportunità. E il fatto di poter fare delle operazioni insieme a questi club ci ha fatto molto piacere».
E’ gratificante per i suoi uomini mercato, suo figlio Fabrizio, dg, e il ds Capozucca.«Per tutto lo staff vuol dire che abbiamo visto abbastanza bene parecchie cose. Ricordo che con il Milan abbiamo anche chiuso uno scambio con tre giocatori della Primavera. Strasser secondo me è uno che verrà fuori presto, Zigoni è un calciatore importante ma gli attaccanti, si sa, hanno bisogno di più tempo. Veniamo da uno scudetto Primavera, abbiamo mandato molti ragazzi a giocare. Noi dobbiamo per forza investire sui giovani sperando che arrivino in prima squadra e che qualcuno possa essere venduto a una big».
Di solito sono le big a mandare giocatori in provincia per farli crescere. Con Boateng accade esattamente il contrario. Perché?« Perché da noi non avrebbe avuto spazio. Abbiamo Kharja, Veloso, Zuculini, Milanetto. Lui oltretutto è uno dinamico, si propone, gli piace fare gol, ha una forza fisica eccezionale: giocando con tre attaccanti, siamo già sbilanciati. Il Milan ha una situazione particolare, tanti giocatori in scadenza e un occhio al bilancio: noi abbiamo avuto più possibilità per muoverci su Boateng. Per ora arriva in rossonero in prestito».
Lo ha seguito, lo ha scelto: e se Boateng non indossasse mai la maglia del Genoa?«Potrebbe accadere. Anzi, me lo auguro. Se il Milan lo riscatterà vorrà dire che avevo visto giusto, scegliendo un giocatore da... Milan. E il mio Genoa avrà realizzato una bella plusvalenza».
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