Flamini, fischi e grinta d'InghilterraMathieu Flamini, nonostante i fischi (forse ingenerosi) dei tifosi della sua ex squadra, ha disputato un match decisamente maiuscolo contro l'Arsenal, risultando decisamente il migliore del centrocampo rossonero. Il francese che, stando a quanto dichiarato da Allegri, non si sarebbe espresso al meglio delle sue possibilità nel primo biennio milanista, ha ricominciato a ruggire in terra londinese, andando per due volte vicino al gol nella prima frazione di gara. "Mad Dog", come lo chiamavano i supporters dei Gunners, potrà rivelarsi fondamentale nel proseguio stagionale del Diavolo, considerando anche l'età avanzata dei suoi compagni di reparto: la sua grinta e determinazione, se sfruttate con il giusto controllo, saranno ossigeno puro per il Milan di Allegri.
www.milanews.itUn buon pareggio firmato Pato-AbbiatiEcco le pagelle di Milan-Arsenal 1-1
Abbiati 7: Chi lo temeva depresso o, peggio, già superato dal nuovo arrivato Amelia, può stare tranquillo. Christian sta bene, lo dimostrano almeno quattro interventi importanti, che hanno contribuito in maniera determinante a dare un senso alla rete di Pato
Sokratis 6: La grinta e l’aggressività sono quasi le stesse mostrate durante la scorsa stagione a Genova. L’intesa con i compagni, la scioltezza nella corsa e la lucidità negli interventi, sono ancora da venire
Nesta 6: Fatta eccezione per qualche passaggio a vuoto, tra quelle dei componenti del pacchetto arretrato, la sua è la prova più pulita, soprattutto dal punto di vista della sicurezza negli interventi
Yepes 5,5: Ha tanta voglia di dare il massimo e dimostrarsi all’altezza del compito che gli è stato affidato, ma spesso eccede nella foga e non riesce a trattenere l’impeto negli interventi. Complici la differente condizione fisica e, soprattutto, il passo veloce degli avanti londinesi, perde la maggior parte dei duelli
Antonini 5: Come ci ha abituati a vedere nella passata stagione, ci mette tanta buona volontà, ma – nondimeno per l’ottima giornata di Bakari Sagna – mostra di avere ancora tanto da lavorare (65'Zambrotta 6: Si mette in evidenza con una pericolosissima conclusione dalla distanza che scheggia l'incrocio dei pali)
Flamini 6,5: Di Pato è il gol del pareggio; sue sono le conclusioni più insidiose che arrivano alla porta difesa da Fabianski. Tra i fischi continui del suo ex pubblico, risulta il miglior rossonero nel primo tempo, collezionando una sventola deviata sulla traversa a portiere battuto, e una pericolosa incursione in area, poco dopo (76’ Strasser: sv)
Seedorf 5,5: Gioca l’intera gara nel cuore del campo, da “vice-Pirlo”: occorrono qualità e sicurezza, doti che di certo non gli mancano, ma anche – e in massicce quantità, vista la muscolatura degli avversari diretti – fiato e rapidità. Tutt’altro che in palla
Gattuso 5,5: Poco più di un’ora a cercare di arginare l’imprevedibilità dei giovani ed arrembanti Gunners in mediana. Perde Arshavin in occasione dell’1-0, ma non sfigura affatto, malgrado i pochissimi giorni di allenamento nelle gambe (65’Merkel: Svaria molto sulla trequarti offrendo qualche spunto interessante)
Pato 6: Si mette in evidenza in occasione della rete del pareggio, a 15’ dal termine, e con una bella aziona conclusa con una spettacolare volèe ad effetto, nel primo tempo. Ma per godere del Papero che conosciamo, dovremo aspettare ancora un po’ (82’Oddo: sv)
Borriello 5: Diciamo che se volessimo accanirci e far finta che non siamo al 31 luglio, dovremmo esimerci dal valutarlo. Facciamo così: ci rivediamo alla prossima…(65’Beretta: sv)
Abate 5: Tra gli alibi che possiamo trovare alla sua prova deludente non c’è di certo – e finalmente – quello della posizione che ricopre in campo. Gioca alto, come piace a lui, ma la condizione è ancora decisamente precaria (81’Verdi: sv)
Allegri 6: Malgrado l’evidente gap fisico che lo separa dall’avversario, il Milan tiene discretamente il campo. La lucidità negli interventi verrà con il lavoro fisico, così come (speriamo), per il centrocampo, la forza di coprire le distanze che lo separano dall’attacco e di appoggiare la manovra offensiva
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